L’asse portante e la rotazione esterna nei danzatori

Oggi sono molto soddisfatta del mio lavoro.

Ci sono volute alcune lezioni e tanti esercizi diversi per far sentire i muscoli adduttori alla giovane danzatrice che seguo dopo un infortunio alla schiena, ma alla fine oggi ci siamo riuscite.

Perché da un trauma alla schiena sono arrivata a lavorare sull’asse portante e sulla rotazione?

 

Perché la schiena non si può rinforzare se non c’è un asse portante stabile. È come voler costruire un palazzo senza fondamenta. E le fondamenta si costruiscono a partire dal piede, con la spinta del metatarso che arriva all’adduttore fino agli addominali. Una colonna portante che sostiene la colonna vertebrale che sarà a quel punto libera di muoversi.

Quando troviamo un danzatorə con il bacino in antiversione, la sua postura favorirà l’utilizzo dei glutei per ruotare esternamente e del tensore della fascia lata e dei quadricipiti per controllare l’equilibrio. Il risultato sarà un equilibrio precario perchè la muscolatura ingaggiata non si collega con il core. Questa impostazione è osservabile dalla conseguente conformazione di gamba con la coscia molto accentuata e uno spazio evidente tra le gambe per l’assenza di massa dei muscoli interni, a quel punto difficili da sentire e da reclutare.

Serve allora un lavoro mirato per riattivare gli adduttori in connessione con il centro, gli extra-rotatori e il relativo rilascio dei glutei. Questo porterà ad un asse portante che ottimizza la rotazione, stabilizza il bacino e consente la massima estensione della schiena, riducendo il rischio di traumi alla colonna vertebrale. Questo lavoro non si realizza in modo immediato, perché occorre rendere il danzatorə consapevole dell’errore tecnico e sbloccare il meccanismo di ingaggio automatico dei glutei.

L’immagine mostra la catena AM, la catena del radicamento secondo la metodica GDS e sulla quale costruisco la propriocezione dell’equilibrio.

La foto invece mostra finalmente il reclutamento degli adduttori, come si nota dalla quasi totale assenza di spazio tra le cosce e finalmente la sensazione di non stringere i glutei per sentirsi stabile su una gamba.

           

Una precisazione: i glutei sono muscoli estensori e in parte stabilizzatori. Quando vengono utilizzati principalmente come stabilizzatori, perdono forza nell’estensione e soprattutto non sono efficaci nel mantenimento dell’equilibrio.

 

 

Sei un danzatore che ha subito qualche trauma e vuole fare un percorso di riabilitazione funzionale e tecnica?  Chiamami per una consulenza, sarò molto felice di aiutarti.

Lavoro in particolare con i più giovani, che si stanno formando e per i quali a volte le difficoltà e i traumi sono conseguenze di una mancata comprensione del movimento biomeccanicamente corretto, più che una mancanza di doti fisiche.